Omicidio all'alba, uccisi padre e figlio. Il killer è un dipendente: «Mi maltrattavano»

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Bernate Ticino | l'assassino conosceva le abitudini della coppia

Omicidio all'alba, uccisi padre e figlio
Il killer è un dipendente: «Mi maltrattavano»

Movente personale, l'assassino voleva costituirsi dai carabinieri

Redazione Online

Rocco Brattalotta
Rocco Brattalotta
Salvatore Brattalotta
Salvatore Brattalotta

BERNATE | Duplice omicidio all'alba in un bar di Casate, frazione del comune di Bernate, nel milanese. Davide Spadari, operaio 36enne, ha fatto irruzione nel locale e ha ucciso con 14 colpi di pistola i suoi datori di lavoro, Rocco e Salvatore Brattalotta, padre e figlio, che stavano facendo colazione. L’assassino si è poi diretto verso la caserma dei carabinieri di Cuggiono per costituirsi ma è stato fermato prima da una pattuglia.

MOVENTE PERSONALE | Sono stati vani i soccorsi del 118 giunti sul posto con elicottero e due ambulanze. Spadari lavorava con le vittime in un laboratorio di carpenteria in ferro e agli inquirenti che l’hanno interrogato ha parlato di angherie e vessazioni: «Mi trattavano male, mi mettevano sotto pressione», ha detto. Ieri, dopo una lite, le due vittime lo avevano invitato a non tornare più al proprio posto di lavoro. Alle 6.25 del mattino l'uomo si è dunque presentato al bar abitualmente frequentato dalle vittime, ha estratto una pistola semi automatica Bernardelli calibro 7,65 che deteneva regolarmente e ha sparato ai due uomini alla testa e al torace. Per Rocco e Salvatore, rispettivamente di 47 e 22 anni, la morte è sopraggiunta quasi subito. Dopo l’interrogatorio in caserma, Spadari è stato scortato in procura a Milano per essere sentito dal pm Luca Poniz. Il movente personale e non economico del delitto trova finora conferma.

Giovedì 16 maggio 2013

© Riproduzione riservata

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