Milano | l'ultimo aggiornamento della materia risaliva al 1971

Mercati all'aperto, ecco il nuovo regolamento

Più attenzione verso i baracchini fuori dal perimetro dei tendoni

A Milano si contano 93 mercati scoperti
A Milano si contano 93 mercati scoperti

MILANO | Il consiglio comunale ha votato a larga maggioranza – 26 favorevoli e 10 contrari – il regolamento che deve tentare di disciplinare lo svolgimento del commercio su aree pubbliche. Il nuovo testo aggiorna quello del 1971 e nasce per recepire i cambiamenti nel frattempo intervenuti a livello urbanistico e commerciale. A oggi esistono in città 93 mercati comunali scoperti, 10 fiere cittadine e 585 posteggi extramercato per paninari e baracchini, oltre a fiere stagionali e a varie manifestazioni occasionali. Galleria Vittorio Emanuele, sagrato basso e portici settentrionali di piazza Duomo, piazzetta Reale, piazza della Scala, via Mengoni e piazza S. Maria delle Grazie sono off-limits per qualunque bancarella.

ALCUNI DETTAGLI | Nei 41 articoli del regolamento si parla di normare «le consuetudini e le prassi stratificate nella vita dei mercati scoperti milanesi», «disciplinarne le modalità di svolgimento» di tutte le attività di vendita e di quelle sanzionatorie, fissare «i canoni di sicurezza ed estetici che i banchi devono assicurare». Vengono finalmente definiti i criteri di assegnazione e rinnovo dei posteggi per chi staziona fuori dal perimetro dei mercati. Si parla poi dei requisiti «di decoro delle postazioni in termini di caratteristiche costruttive e strutturali (strutture non più altre di 3,2 metri), tipologie e colori di eventuali tende ed ombrelloni che devono essere avorio». La merce non può essere appesa, solo appoggiata al banco. Le bancarelle devono rimanere distanti almeno 50 metri da chiese, cimiteri, musei e biblioteche e 10 metri da monumenti e aree di interesse storico o culturale. In parchi e giardini si possono vendere solo fiori, palloncini, souvenir, alimenti, bevande, libri e stampe.

Martedì 5 marzo 2013