MILANO | Convergono su Vigorelli e Palazzo delle scintille – il padiglione tre dell’ex fiera campionaria – i 45 milioni di euro in origine previsti per il museo di arte contemporanea, che pertanto non si farà. Inoltre, la realizzazione dei tre grattacieli della archistar slitta dal 2016 al 2023. Sono questi i risultati della variante della convenzione su CityLife approvata venerdì dalla giunta di Giuliano Pisapia.

GRATTACIELI POSTICIPATI | CityLife è il progetto – controllato da Generali – per il quale è stata cantierizzata l’area dell’ex fiera in zona Amendola. Il fondo previsto per il museo verrà diviso, con 18 milioni di euro utilizzati per la riqualificazione del velodromo Vigorelli e 27,6 milioni per il Palazzo delle scintille e tutto il resto per opere pubbliche. La costruzione della tre torri residenziali che fanno capo rispettivamente ai celebri architetti Daniel Libeskind, Zaha Hadid e Arata Isozaki sono oggi cantierizzate solo in minima parte e «prendendo atto delle difficoltà di mercato e della complessità del piano, non ultima l’interferenza con la realizzazione delle fermate della metro 5», il Comune ha negoziato lo slittamento temporale con la società.

POCHE RISORSE DISPONIBILI | Destino diverso per il parco da 160mila metri quadri previsto intorno agli edifici di lusso, di cui è stata ribadita la consegna in tempo per Expo 2015. Congelato invece l’inizio dei lavori per le palazzine previste sul lato del Vigorelli. «In questa difficile situazione economica – ha dichiarato la vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – diventa prioritario per la città utilizzare al meglio le risorse disponibili. In questo caso si è deciso di riqualificare due importanti strutture esistenti, piuttosto che realizzare un nuovo museo, tenuto conto delle importanti iniziative museali già in corso in città. In questo modo l’amministrazione sarà in grado di rilanciare il Vigorelli e il Palazzo delle scintille: due luoghi dove si potranno organizzare e ospitare da una parte eventi di sport e aggregazione sociale, dall’altra iniziative di musica, cultura e moda».