Milano | all'indomani della ricerca secondo la quale il 50% degli inquilini è moroso
Tra gli obiettivi, una gestione concordata degli sfratti e più risorse
MILANO | Dopo aver metabolizzato le statistiche per cui un inquilino su due delle case popolari gestite da Aler non paga, Palazzo Marino prova a rilanciare il Tavolo dei comuni ad alta tensione abitativa. L’obiettivo è la revisione del modello organizzativo della società di gestione e l’unificazione del patrimonio edilizio.
ALER COME OSTACOLO | Milano e i comuni limitrofi rivendicano un coinvolgimento nella discussione per la riforma di Aler sui cui lavora la giunta regionale di Roberto Maroni. «A testimoniare il malfunzionamento dell’azienda – ha detto l’assessore alla Casa Daniela Benelli – ci sono problemi irrisolti tra cui le assegnazioni degli alloggi nello stato di fatto, che dovrebbero essere incentivate in un momento di risorse scarse e invece spesso sono rallentate. Ma anche i cambi alloggio, ostacolati da una gestione ancora divisa del patrimonio abitativo. E ancora la velocità di intervento sugli sfitti, inadeguata rispetto alle richieste». La riforma, in particolare, verterà sulla legge regionale 27 del 2009, il testo unico dell’edilizia residenziale pubblica, e sulla questione dei fondi di sostegno all’affitto.
UNA REGIA REGIONALE | «è necessario – ha proseguito Benelli – che la Regione destini risorse adeguate al tema della casa, non solo per il sostegno alle famiglie ma anche per potenziare le manutenzioni. I Comuni non possono più limitarsi ad operare singolarmente, dentro i confini cittadini. A maggior ragione in vista dell’istituzione della città metropolitana». Entro pochi giorni, i sindaci sottoscriveranno anche una lettera indirizzata al prefetto per chiedere la convocazione di un tavolo sugli sfratti. Obiettivo, una gestione degli sfratti graduata e soprattutto concordata con i comuni.
Venerdì 26 aprile 2013