Milano | la cocaina arrivava dal perù, l'eroina afghana dalla bulgaria. manette per 40
Sgominata una banda comandata da cittadini bulgari. Le prime indagini nel 2009
MILANO | Liquefare la droga non è servito a eludere a lungo i controlli: quaranta persone sono state arrestate stamattina dai carabinieri del Ros, il raggruppamento operativo speciale, con l’accusa a vario titolo per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, detenzione di armi e spendita di banconote contraffatte, con l’aggravante della transnazionalità del reato. Al centro il traffico internazionale di droga gestito da un gruppo di cittadini bulgari che importavano in Italia cocaina dal Perù ed eroina afghana dal loro Paese. Indagini e operazioni sono avvenute sotto la supervisione della procura distrettuale antimafia del capoluogo lombardo.
COCAINA NEL TESSUTO | Gli arresti hanno avuto luogo in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche e Lazio. L’organizzazione dei trafficanti, che poteva contare su cittadini di varia nazionalità, si appoggiava a basi distribuite a Roma, Milano e anche in Olanda, Spagna, Bulgaria e Slovenia. La cocaina sudamericana veniva liquefatta e usata per impregnare normali capi d’abbigliamento, da cui era possibile estrarla di nuovo con un procedimento che avveniva in appartamenti trasformati in laboratori. Le indagini hanno preso piede nel 2009 da una collaborazione con la polizia slovena. Gli stupefacenti entravano in Italia attraverso gli aeroporti di Milano, Roma e Varese, ma i trafficanti avevano in agenda anche una spedizione via nave dal Perù fino al porto di Trieste o di Capodistria. Da allora si erano succeduti arresti e sequestri di carichi di droga, consentendo al quadro criminoso di emergere pezzo per pezzo.
Martedì 25 giugno 2013