Redazione Online
MILANO | Il sindaco Giuliano Pisapia è intervenuto a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei conti. Lo ha fatto per dire che «il comportamento del Comune di Milano si è dimostrato assolutamente corretto, a conferma del nostro impegno per una gestione delle risorse che sia trasparente ed efficiente». Questo perché «la relazione del procuratore regionale Antonio Caruso, ha evidenziato il moltiplicarsi di comportamenti di particolare gravità all’interno delle amministrazioni pubbliche».
SPESE RIDOTTE | Presenta alla cerimonia, Pisapia ha ascoltato il discorso di Caruso in cui si alza il livello di allarme in seguito «a una serie sconcertante di fenomeni corruttivi e concussivi all’interno della pubblica amministrazione». Il periodo preso in esame dai magistrati è il 2012, l’anno funestato in particolare dagli scandali interni al consiglio e alla giunta della Regione Lombardia, giudicati più gravi dell’esperienza di Tangentopoli. I danni ipotizzati per le casse pubbliche ammontano a 1.723 milioni di euro e sono 2.007 le indagini che rimandano alla corruzione avviate lo scorso anni di fronte alla Corte. Per questo il sindaco puntualizza: «Voglio ricordare che nel corso del primo anno e mezzo di mandato gli incarichi esterni – consulenze e contratti di collaborazione – sono stati ridotti dell'80%, con un risparmio netto di 15 milioni di euro». Per quello che riguarda gli atti della pubblica amministrazione, il parere preventivo della Corte dei conti è obbligatorio ma non vincolante.
Giovedì 21 febbraio 2013
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