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MILANO | Finisce il piano freddo del Comune, ma sale a 1.450 il numero dei senzatetto ospitati nelle strutture pubbliche durante i mesi della bella stagione, fino al 30 giugno. Lo ha annunciato Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali: «Ribadiamo la volontà di passare da una visione emergenziale del fenomeno dei senzatetto, legato ai mesi invernali, a interventi programmati e continuativi che hanno al centro la persona e il suo graduale accompagnamento verso situazioni di autonomia».
I FONDI SONO STATALI | Le 200 persone in più, rispetto all’anno precedente, hanno trovato posto nelle strutture di via Aldini e via Mambretti, dove lavora la fondazione Progetto Arca. Si tratta di individui che presentano situazioni di fragilità sia per l’età avanzata sia perché malate o affette da disagi mentali anche gravi. Oltre a loro, l’ampliamento coinvolgerebbe anche i senzatetto che nel periodo invernale – quando il numero di persone assistite ha toccato il numero record di 3.670 per 2.500 posti letto – hanno avviato progetti di emancipazione sociale. I fondi stanziati ammontano a 176mila euro prelevati dalle risorse statali. L’assessorato si rivolge anche ai volontari del Naga, l’associazione che venerdì aveva accusato il Comune di avere rimesso in strada gli stranieri con diritto di protezione sgomberati dalla stazione ferroviaria di Porta romana: «Non trovano conferma – recita un comunicato – le valutazioni espresse dal Naga rispetto alle persone presenti allontanate dallo scalo per consentire la messa in sicurezza dell'area e la demolizione degli edifici pericolanti. Le persone fragili e i richiedenti asilo sono attualmente seguiti dai servizi del Comune».
Domenica 14 aprile 2013
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