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MILANO | Nuova azione dimostrativa di Greenpeace: dopo i «clean graffiti» al Quadrilatero e la «sfilata verticale» al castello sforzesco, stamattina gli attivisti hanno rivestito con un grande guanto verde – simbolo della campagna «The Fashion Duel» – la scultura di Maurizio Cattelan «L.O.V.E.», nota come «Il dito» (medio, ndr).
LA RETTA INDICAZIONE | Dal 20 al 26 febbraio Milano aspira a essere la capitale delle stile e della tendenza, con i più grandi nomi del settore a presentare i propri capi di abbigliamento durante le sfilate. In questo contesto si inquadrano le iniziative di Greenpeace. La base della scultura a piazza degli Affari è stata circondata da attivisti che hanno srotolato uno striscione con il messaggio: «La moda vende sogni ma così è un incubo per il pianeta», chiedendo alle aziende che stanno presentando le loro nuove collezioni di impegnarsi per raggiungere gli obiettivi di deforestazione e scarichi zero nella propria produzione. «Abbiamo scelto la scultura di Cattelan – ha spiegato Chiara Campione di Greenpeace – perché le dita mozzate e il medio eretto indicano una sola via da percorrere. Rivestendola con il nostro guanto vogliamo lanciare un segnale esplicito a tutti quei marchi che ancora non hanno imboccato la strada che porta a una moda più pulita». L’associazione non si stanca di insistere che, fino a oggi, solo il marchio Valentino si è dimostrato all’altezza degli obiettivi di minimo impatto ambientale previsti. Le più indifferenti all’appello sono le case Prada, Dolce&Gabbana, Trussardi e Alberta Ferretti.
Sabato 23 febbraio 2013
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