Milano produttiva, ecco i dati. Ventitresima edizione dello studio

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Milano | UscitI i dati sulla produttività del capoluogo meneghino

Milano produttiva, ecco i dati
Ventitresima edizione dello studio

I dati delle analisi che colpiscono di più sono i 4 miliardi persi in valore aggiunto e il calo del reddito disponibile per le famiglie milanesi

di Alberto Lattuada

Duomo di Milano
Duomo di Milano

“Milano Produttiva”,a cura dell’Ufficio studi della Camera di Commercio,e' giunto alla 23° edizione con un bilancio dell’economia di Milano e provincia nel 2012 e inizio 2013.

I dati delle analisi che colpiscono di più sono i 4 miliardi persi in valore aggiunto e il calo del reddito disponibile per le famiglie milanesi.

Ma dal 2014 secondo le stime Milano tornerà a crescere più del dato europeo,+1,3% (2014) e +1,5% (2015),e il reddito delle famiglie salirà del 3%. Bene anche le imprese milanesi (+1,7%),anche grazie agli imprenditori stranieri e ai settori della green-economy (+59%) e dell’assistenza. Nelle attivita' produttive portabandiera è il settore moda con il suo +9,8% in una Milano gateway internazionale: +3,5% nell’export,7 milioni di turisti e leader per laureati stranier dove sono 3 ogni 100 studenti. La disoccupazione continua la sua marcia inarrestabile che sfiora l’8% (quasi il 25% tra i 20 e i 24 anni) e con la previsione che solo 1 impresa ogni 20 assumerà,circa il 94%.

I dati del Pil dicono che il capoluogo lombardo si comporta meglio della media nazionale,-1% a dispetto del -2,4%; le imprese viaggiano invece al +1,7% (+0,3% quella nazionale). La dinamica imprenditoriale anche nel 2012 si conferma una tenuta del sistema imprenditoriale milanese con un saldo positivo tra imprese nuove iscritte e cessate: +6 mila unità per un totale di 284.915 di imprese attive (di cui il 90,5% con meno di 10 addetti). Le donne imprenditrici rappresentano invece un quinto delle imprese milanesi,occupano oltre 136 mila addetti e operano soprattutto nei servizi (56,4%) mentre le imprese con un titolare under-35 sfiorano il 9% occupando oltre 51 mila addetti. Nonostante l'analisi dei dati mantenga stabile la bilancia 9 imprenditori su 10 pensa che la crisi permarrà a lungo almeno fino al gran giorno dell'Expo 2015.

<<In questo ultimo anno - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di commercio di Milano – assistiamo ad un difficile cammino verso la ripresa, con alcuni trend che ci fanno ben sperare, a partire dall’apertura internazionale di Milano che rappresenta una via obbligata per la crescita. Anche la voglia di fare impresa dei milanesi non è diminuita, soprattutto attraverso lo sviluppo di settori innovativi come quelli della green economy e del welfare privato. Ora però è necessario effettuare un salto di qualità, in particolare per quanto riguarda l’occupazione>>.

Martedì 16 luglio 2013

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