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MILANO | Botta e risposta, a distanza di neanche 24 ore, tra il movimento Cinque Stelle e il Comune. Al centro piazza del Duomo, destinata a ospitare martedì prossimo la tappa meneghina dello «Tsunami tour» di Beppe Grillo. Sul blog del comico e leader politico genovese ieri sera era comparso un post a firma di Mattia Calise, giovane consigliere comunale del M5S: «L’amministrazione – scrive – ci ha chiesto un versamento di 5.200 euro come cauzione per l'utilizzo della piazza. Reputiamo questa scelta a pochissimi giorni dall'evento assolutamente anomala, in passato non ci è mai stato chiesto nulla di simile». Il titolo dell'intervento era tranchant: «Il pizzo di Pisapia».
SCUSE E MARCIA INDIETRO | Calise prosegue: «Viene espressamente scritto (nella delibera di giunta del 9 gennaio 2009, ndr) che le manifestazioni organizzate da forze politiche o sindacati non devono versare alcuna cauzione di questo tipo per utilizzare piazza del Duomo». Il dietrofront di Palazzo Marino è arrivato oggi con un comunicato stampa: «Da una pronta verifica risulta che da parte degli uffici vi è stata un’errata interpretazione delle disposizioni relative alla richiesta di cauzione a tutela dei luoghi particolarmente pregiati, qual è piazza del Duomo». L’errore amministrativo ha coinvolto anche il Partito democratico, la cui manifestazione nella stessa piazza si terrà domenica 17 febbraio.
Giovedì 14 febbraio 2013
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