Redazione Online
MILANO | Enzo Jannacci è morto ieri intorno alle 20.30 all'età di 77 anni. Le prime fonti a comunicare la notizia sono state quelle interne alla clinica Columbus di Milano, dove il cantautore e cabarettista era ricoverato da alcuni giorni perché malato di cancro. Accanto al suo letto si era raccolta tutta la famiglia, che era a conoscenza delle sue condizioni molto gravi. La camera ardente è aperta fino ale 18 all’interna della stessa Columbus. Il corpo verrà poi traslato nel foyer del teatro Dal Verme, dove i cittadini potranno portargli l'ultimo saluto fino alle 13 di martedì. L'indirizzo è via San Giovanni sul Muro 2. I funerali sono previsti alle 14.45 nella basilica di Sant'Ambrogio.
I RICONOSCIMENTI | Le reazioni per il lutto, dal mondo dello spettacolo e della canzone ma non solo, sono arrivate immediate. Da Milano il neoassessore alla Cultura Filippo Del Corno ha detto: «Con Jannacci scompare uno dei più importanti testimoni della grande trasformazione di Milano nel secondo Novecento, la sua invenzione linguistica sottraeva il dialetto a una pura dimensione localistica per trasformarlo in un laboratorio creativo di immagini e narrazione». Su Twitter il giornalista Vincenzo Mollica scrive che «scompare un poeta geniale». Sullo stesso social network Red Ronnie ne ricorda l’ironia affermando che «al suo funerale Enzo Jannacci vedrà che tutti piangono davvero, non solo le suore», citando il successo «Vengo anch'io, no tu no». La cantante Ornella Vanoni è addolorata: «Caro amico, matto e geniale, quante giornate felici, quante risate, che tempi belli abbiamo vissuto insieme. Te ne sei andato e con te se n’è andata anche una parte della mia vita».
IL MILAN, PISAPIA E OVADIA | Il Milan, la squadra del cuore del musicista, lo omaggia con un «ciao Enzo!» sul proprio sito web. E ricorda: « C'era una volta il Derby, la culla del cabaret. Era il mondo di Enzo Jannacci, una personalità vera, spontanea, originale, estrosa e duttile». L’ex sindaco di Milano Carlo Tognoli ha visitato la camera ardente e all’uscita ha detto: « Era un pezzo di Milano e anche della mia vita. La prima volta ero ad andato a vederlo da giovanotto al Teatro Gerolamo allo spettacolo Milanin Milanon». L’attuale primo cittadino Giuliano Pisapia ha postato su Facebook la frase: «Ci ha lasciato un grande artista, un grande milanese. Enzo Jannacci ha amato Milano ed è stato ricambiato» così Moni Ovadia, autore a attore di teatro: «è stato il cantautore dei poveri cristi, quello che ha cantato la bellezza malinconica degli ultimi e dei disperati». Cordoglio è stato espresso anche dal neopresidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. L’architetto Stefano Boeri è netto: «Jannacci ha rappresentato l'anima di Milano come nessun altro».
Sabato 30 marzo 2013
© Riproduzione riservata
1021 visualizzazioni