Redazione Online
MILANO | Rimane tangibile l’allarme sociale in vista dell’imminente sgombero del campo nomadi abusivo situato in via Cassio, vicino a viale Ungheria, luogo diviso tra ampie aree incolte, condomini popolari dell’Aler e una quantità di vecchi magazzini. Il sindaco Giuliano Pisapia ribadisce intanto la linea d’azione conciliante scelta dal Comune.
RICERCA DELL’INTEGRAZIONE | Pisapia condanna le manifestazioni dai toni aggressivi di questi giorni – in strada molte decine di abitanti della zona – e spiega: «L’amministrazione lavora in un’ottica di piena integrazione con la città per superare pregiudizi e discriminazioni». I 5 milioni e 600mila euro stanziati dallo Stato per queste politiche sono stati sbloccati e «serviranno per superare i campi abusivi che non sono dignitosi per nessuno, per una maggiore sicurezza di milanesi, non milanesi, rom e sinti». Nella redazione del piano rom per Milano, la giunta Pisapia ha aperto un dialogo con la Consulta rom e sinti del capoluogo lombardo. La meta degli abitanti delle baracche di via Cassio sarà il nuovo campo in corso di allestimento in via Lombroso, qualche centinaio di metri in linea d’aria, al di là della ferrovia.
Giovedì 18 aprile 2013
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