Redazione Online
MILANO| Le autorità comunali si sono unite al cordoglio per la scomparsa di Pietro Mennea, lo sportivo pugliese deceduto oggi a Roma e campione nei 200 metri alle Olimpiadi di Mosca del 1980. «Mennea è stato un eccezionale campione dello sport – ha detto il sindaco Giuliano Pisapia – che ha segnato la storia dell’atletica leggera italiana e mondiale vincendo le Olimpiadi e detenendo per quasi vent’anni il record del mondo sui 200 metri. Ha raggiunto risultati impensabili grazie a una grande passione e dedizione per lo sport è e ha fatto sognare e reso orgogliosi gli italiani. Dopo aver lasciato l’attività sportiva Mennea si è impegnato nelle istituzioni, dimostrando così anche la sua passione civile».
LA CAMERA ARDENTE | «Ci ha lasciato un campione assoluto – ha detto l’assessore allo Sport Chiara Bisconti –, un uomo minuto, timido e riservato, capace di sfidare per due decenni le grandi scuole d’atletica del mondo. Mennea ha fatto la storia dello sport italiano e ha scritto le pagine più belle della nostra atletica, portandoci a livelli mai più raggiunti da allora. Ancora oggi, un esempio da imitare per tutti. Il mio pensiero va ai suoi familiari e a tutti coloro che gli sono stati vicini in questi mesi». L’atleta aveva 60 anni, era nato a Barletta e da tempo lottava contro un tumore al pancreas. Il Coni ha allestito per lui la camera ardente nella sede romana dell’associazione.
Giovedì 21 marzo 2013
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