Redazione Online
MILANO | Apre domani i battenti G-Lab, il nuovo sportello di via Dogana 2 all’interno dello spazio Informagiovani. È stato pensato per i ragazzi di seconda generazione nati da genitori stranieri e residenti in città. Qui i ragazzi potranno avere informazioni su come ottenere la cittadinanza, mettersi in rete con altri coetanei, partecipare e organizzare eventi culturali, condividere con altri la condizione di italiani di fatto ma non ancora di diritto. Anche i genitori potranno rivolgersi allo sportello.
MINORI STRANIERI TRIPLICATI | Nel 2011 gli i minori di origine straniera residenti a Milano erano 45.793, quasi triplicati rispetto ai 17.374 del 2001 e rappresentano il 22,8% di tutti gli under 18. Le prime dieci nazionalità sono: cinese, filippina, cingalese, marocchina, peruviana, albanese, ecuadoriana, salvadoregna, egiziana e romena. Lo sportello dovrebbe dunque diventare un laboratorio di cittadinanza dove i ragazzi costruiscano il loro percorso verso il nuovo status e lavorino all’organizzazione di attività culturali, per esempio la seconda edizione del festival RiGenerazioni che si terrà a metà maggio. L’attività di orientamento comprenderà anche il diritto allo studio e al lavoro. «Il G-Lab da oggi inizia a funzionare – ha detto l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – è un laboratorio di cittadinanza dedicato alle seconde generazioni, uno spazio all’interno dell’istituzione dove costruire il percorso per l’ottenimento della cittadinanza da parte di tutti i ragazzi e le ragazze che sono milanesi a tutti gli effetti, ma che ancora oggi devono subire una norma di legge inaccettabile come il diritto di sangue». Ha aggiunto: «Il presidente Napolitano ha ribadito in più occasioni la necessità di superare al più presto questa norma». Al compimento dei 18 anni, tutti i ragazzi di famiglia straniera nati in Italia o qui residenti da almeno dieci anni possono richiedere la cittadinanza.
Martedì 12 marzo 2013
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