Cronaca
Redazione Online
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| Le immagini delle telecamere vengono vagliate dalla polizia locale |
MILANO | Sono 274 le nuove telecamere che nei prossimi giorni verranno installate in tutta la città, per un costo complessivo di due milioni di euro. Consigli di zona e polizia locale hanno collaborato per due mesi per individuare i luoghi in cui posizionarle: si tratta di parchetti, vie di mercato, aree abbandonate e altri luoghi a rischio delinquenza. Nel pomeriggio è stata recapita al sindaco Giuliano Pisapia una lettera anonima contenete minacce.
LA SALA OPERATIVA | In dettaglio verranno posizionate 269 telecamere e cinque colonnine Sos: 16 in zona 1, 36 in zona 2, 48 in zona 3, 30 in zona 4, 26 in zona 5, 32 in zona 6, 11 in zona 7, 31 in Zona 8 e 39 in Zona 9. I cinque totem per l’Sos saranno tutti in zona 5. «Le telecamere sono un deterrente efficace – ha detto l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli – ma resta fondamentale il ruolo degli oltre 3mila agenti di polizia locale». Ogni quindici giorni vigili, polizia e carabinieri si incontrano per pianificare gli interventi sul territorio e armonizzare gli sforzi reciproci. Milano potrà quindi contare su 1.815 telecamere collegate con la centrale della polizia locale di piazza Beccaria. In caso di black out, nonché per Expo nel 2015, la supervisione passerà alla centrale di via Drago. Le telecamere saranno digitali e dotate di wireless, mentre di installazione e manutenzione è incaricata la società A2A.
GIORNO DI LUTTO | Intanto è stato annunciato per domani, sabato 18 maggio, il lutto cittadino per i funerali di Alessandro Carolé, Daniele Carella ed Ermanno Masini, le tre vittime di Mada Kabobo. La bandiera del Comune sulla facciata di Palazzo Marino sarà a mezz’asta in segno di lutto e il sindaco Pisapia ha invitato la cittadinanza a osservare un minuto di silenzio in concomitanza dell’inizio dei funerali, previsti alle 11 e alle 14.45. Intanto, nel pomeriggio, una lettera contenente minacce di morte è stata recapitata al sindaco Pisapia. Nella missiva, scritta a mano e in forma anonima e ora al vaglio dei magistrati, si fa anche riferimento al recente fatto di cronaca avvenuto a Niguarda.
Venerdì 17 maggio 2013
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