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MILANO | Il registro meneghino per le coppie di fatto ha compiuto nove mesi e a iscriversi sono stati in 1.300, di cui 316 omosessuali. A tutti loro verrà distribuito un vademecum sui reciproci diritti e doveri, realizzato gratuitamente da uno studio legale milanese di Laura Logli specializzato in diritto di famiglia. In realtà, secondo i rilievi del Settore statistica di Palazzo Marino, sono complessivamente 22.800 le coppie di conviventi residenti, di cui senza figli sono 7.285. L’età media è superiore ai 35 anni.
I DIRITTI DA CONOSCERE | I temi del vademecum, pubblicato anche sul sito del Comune, spaziano tra congedi per i lavoratori, eredità, figli, fisco, mantenimento e alimenti, risarcimento del danno, trapianto di organi, violenza, pensione, assicurazione, regali e altre liberalità, acquisti, affido familiare e assistenza in ospedale. «Uno strumento per capire quali diritti la legge già tutela in materia di convivenze» – secondo le parole dell’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. «Molte persone conviventi – ha spiegato l’avvocato Logli – mi chiedono come tutelare i propri diritti e sono molto spesso all’oscuro di ciò che la legge prevede per il proprio status di coppia di fatto».
IL SENSO DEL REGISTRO | L’assessore ai Servizi civici Daniela Benelli passa la palla al governo di Roma: «Molte amministrazioni locali hanno già preso decisioni autonome sui registri civili. La questione non è ulteriormente rinviabile per il legislatore». L’obiettivo del registro è garantire condizioni non discriminatorie di accesso agli interventi in aree che spaziano dalla casa alla scuola e ai trasporti, evitando condizioni di svantaggio economico e sociale. All’interno del Comune chi si iscrive al registro è equiparato al parente prossimo della persone con cui si è iscritto ai fini della possibilità di assistenza.
Giovedì 23 maggio 2013
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